Il 1 ottobre 1990 in Urss viene  adottata la Legge  “Della libertà di coscienza e delle organizzazioni religiose” che riconosce a singole parrocchie e a enti religiosi, ivi compreso il patriarcato, i diritti di persona giuridica. Il Soviet Supremo, organo statale che esercita la funzione legislativa, approva la nuova legge sulla libertà di coscienza e di organizzazione religiosa: la legge, in particolare, ribadisce la eguaglianza dei cittadini di fronte allo stato indipendentemente dalle loro convinzioni religiose e quindi la libertà di scegliere e praticare la religione secondo la propria coscienza. Il 14 ottobre, per la prima volta dal 1918, viene celebrata dal patriarca ortodosso Alexis II nella cattedrale di San Basilio sulla Piazza Rossa, una solenne funzione liturgica, alla presenza di un’immensa folla di fedeli. La Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa (RSFSR) promulga la legge «Sulla libertà delle professioni religiose»  il 25 ottobre 1990.